…e il sospiro di sollievo delle case di riposo


Sorrisi, contentezza e tanta emozione immaginando di poter tomare a vivere senza la paura del contagio. Così sono state accolte le prime vaccinazioni alle Fondazioni Gobetti di San Pietro di Morubio. Marangoni di Colognola ai Colli e Pia Opera Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto, residenze per anziani aderenti all’Adoa, l’Associazione diocesana opere assistenziali. La settimana prossima, col coordinamento dell’Ulss 9. proseguiranno le somministrazioni del Pfizer-Biontech in oltre 70 strutture. «È un grande segno di speranza, che ci fa vedere la luce in fondo a questo tunnel buio in cui siamo finiti il 23 febbraio 2020 commenta Tomas Chiaramonte, segretario generale di Adoa -. Nonostante la complessità organizzativa, contiamo sul fatto che si proceda con la massima celerità, perchè tutti gli anziani c tutti i lavoratori dei centri servizi siano vaccinati al più presto: è un dovere morale. oltre che una scelta intelligente per ridurre il più possibile la mortalità causata dal virus». Un latto avvalorato dai dati, spiega Chiaramonte: «Vaccinando l`1,3% della popolazione (gli over 90) si possono ridurre del 19% i decessi; vaccinando il 7,4% (gli over 80) calano del 58%; vaccinando il 17,3% (over 70) dell’82% e vaccinando il 29.7% (gli over 60) del 91%». Sarebbe la fine di un incubo per le strutture per anziani, che hanno pagato un prezzo carissimo alla pandemia, nonostante le precauzioni. «Nella seconda ondata hanno dovuto combattere una battaglia improba: non aver fermato il contagio fuori ha cambiato lo scenario rileva il segretario -_ l centri servizi hanno lavorato moltissimo su sicurezza. formazione e integrazione degli organici, ma i concorsi pubblici hanno drenato personale dagli enti e l’assenza di risorse umane disponibili sul mercato del lavoro, unita al sistema di tracciabilità che a un certo punto non ha più retto, hanno reso il tutto estremamente complicato». Ora, l’augurio è: che si possa uscirne al più presto. «Speriamo che quanto vissuto diventi un patrimonio di esperienza in grado di superare una certa logica che spesso ha guidato al ribasso le scelte della politica – denuncia Chiaramonte – In questi mesi, purtroppo, chi si occupa di marginalità e fragilità si è sentito spesso indifeso, in alcuni momenti addirittura dimenticato o peggio ancora indicato come capro espiatorio di una pandemia che fuori dai nostri enti ha fatto anche più di 700 morti al giorno. La nostra vita, da quasi un anno, è stata completamente dedicata alla difesa dei nostri reparti, dei nostri fratelli più fragili, della custodia delle relazioni di cura e della salute dei nostri colleghi».
Ricordando le parole di papa Francesco, l`Adoa vigila affinché non prevalga la cultura dello scarto: nessuna persona, in qualunque condizione di salute o età, può restare ai margini. Per questo, l’associazione ha chiesto che le strutture che si occupano di diversa abilità e psichiatria siano incluse in questo primo giro di vaccini; l`Ulss9 ha assicurato la massima collaborazione.